PADENGHE SUL GARDA

Padenghe sul Garda

Padenghe sul Garda, provincia di Brescia, è situato in una zona incantevole: si trova sulla riva sud-ovest, non lontano da Desenzano, e segna l’inizio delle colline della Valtenesi. Il paese, con un piccolo e grazioso centro antico, sorge su una collina su cui troneggia una fortezza millenaria e da cui si gode una vista indimenticabile del lago di Garda e delle sue belle spiagge. Come arrivare? In auto dall’Autostrada A4 Torino-Venezia si esce a Desenzano, dove si trova anche la stazione ferroviaria a 6 km da Padenghe; nel raggio di 35 km sono disponibili gli aeroporti di Verona, Bergamo e Brescia.

EVENTI PADENGHE SUL GARDA

La primavera è ravvivata dalla manifestazione Padenghe Verde, una tre giorni che a fine maggio dà spazio a una grande esposizione di piante e fiori. A luglio la musica entra nel borgo ed è protagonista del Padenghe International Jazz Festival.

Il borgo si trova lungo la Strada dei vini e dei sapori del Garda, ergo qui si possono gustare ottimi nettari di Bacco a Denominazione di Origine Controllata: il Garda Classico e il Chiaretto risultano inconfondibili al palato preparato.

MERCATO E NEGOZI PADENGHE SUL GARDA

Indirizzo mercato settimanale Padenghe sul Garda, Via Giuseppe Verdi, 25, dalle 14.00 del pomeriggio alle 19.00 di sera con tipici prodotti italiani e regionali, generi alimentari freschi, abbigliamento, scarpe e un’ampia scelta di souvenir ed idee regalo, ogni sabato pomeriggio.

Negozi aperti a Padenghe tutti i week end d’estate: abbigliamento, agenzie, antiquariato, arredamenti, autosaloni, bar, botteghe, calzature, cartolerie, cappelleria, casalinghi, arredi e ceramiche, coloniali, empori, enoteche, erboristerie, ferramenti, fiorai, gelaterie, intimo, librerie, mercerie, macellerie, noleggi barche, laboratori, gioiellerie ed orificerie, ottica, osterie, outlet, panifici, parrucchieri, pasticceri, pelletterie, pescherie, pizzeria, profumerie, pub, ristoranti, rosticcerie, salumerie, rivendite, tabaccherie, supermercati, vinerie e yogurterie.

SPIAGGE PADENGHE SUL GARDA

Dopo aver ammirato il lato culturale paesano, conviene fruire di sano relax rivolgendo l’attenzione alle spiagge di Padenghe, luogo ideale per una vacanza anche solo di un giorno, coccolati dalla brezza lacustre e opportunamente serviti grazie alla cospicua disponibilità di attrezzature, strutture ricettive, bar e ristoranti. Ogni giorno dalle spiagge di Padenghe organizziamo l’aperitivo in barca o la cena romantica. Ecco a voi l’elenco completo a portata di un clic!

TREKKING PADENGHE SUL GARDA

Un incantevole percorso dà adito a una lunga ed esaustiva passeggiata fino all’altro castello, quello di Drugolo.

 Un altro tracciato immerso nella natura circostante alimenta il desiderio di praticare sport all’aria aperta e prevede la partenza da Piazza D’Annunzio a piedi o in bicicletta attraverso tappe segnalate da indicazioni e cartelli. Esiste poi l’itinerario Balosse per il fit-walking, sentiero di 3.500 metri che indaga flora e fauna molto da vicino.

CANTINE VINI PADENGHE SUL GARDA

I vigneti della Valtenesi producono uva di pregiata qualità ed una vasta gamma di vini, specialmente rossi, dalle ottime qualità organolettiche e gradazione alcolica intorno agli 11° – 12°. Nella varietà di uve coltivate, il Groppello è il vitigno più rappresentativo: una varietà a bacca rossa considerata una rarità enologica, in quanto coltivata solo in Valtènesi, che è alla base di tutti i vini rossi e rosati di questa zona.

Garda Classico Chiaretto

E′ sicuramente il vino più originale e caratteristico della Denominazione, unico nelle sue piacevolissime caratteristiche, ottenuto dalle uve rosse del Garda Classico rosso, ma vinificato in modo da ottenere un vino dal colore rosato “petalo di rosa”. Si differenzia dai rosé del resto del Mondo per la sua sorprendente aromaticità floreale e di frutti di bosco, accompagnata da una giusta acidità che determina una grande freschezza di sensazioni gustative, e da una struttura che per un rosé è da definirsi eccezionale. Vino da bersi giovane per apprezzarne appieno la prorompente tipicità, si adatta perfettamente a parecchi piatti delicati ed estivi, a pesce saporito, a carni bianche anche abbastanza speziate, ad antipasti, verdure cotte e salumi dolci.

Garda Classico Rosso

Ottenuto da vinificazione congiunta di Groppello (min. 30%), Marzemino (min. 5%), Barbera (min. 5%) e Sangiovese (min. 5%), sposa varietà locali (Groppello e Marzemino) e varietà diffuse a livello internazionale (Barbera e Sangiovese) per cogliere in una sintesi di particolare tipicità il meglio delle potenzialità viticole ed enologiche della zona. Vino di buona struttura che, se giovane, si presenta come ricco complemento a pranzi non eccessivamente impegnativi, mentre nella tipologia Superiore, invecchiato per disciplinare almeno un anno, si presta ad accompagnare i piatti di carni rosse o selvaggina, lo spiedo bresciano, fino ai più elaborati piatti della grande cucina nazionale ed internazionale.

Garda Classico Rosso Superiore

Ottenuto come il precedente viene però invecchiato almeno un anno. Ha una gradazione minima di 12° e si presta ad accompagnare i piatti di carni rosse o selvaggina, lo spiedo bresciano, fino ai più elaborati piatti della grande cucina nazionale ed internazionale.

Garda Classico Groppello e Groppello Riserva

È il vino più tipico della zona, un rosso delicato e di pronta beva, speziato con note fruttate, vellutato e piacevole, che si accompagna a primi saporiti, a piatti di carne di tutti i tipi e a formaggi di media stagionatura. Scegliendo i vigneti migliori e talvolta a seguito di attenta cernita delle uve, dopo un invecchiamento di almeno due anni si ottiene il “Riserva”, prodotto più ricco, intensamente speziato di spezie dolci, corposo, di ottimo spessore gustativo, sempre molto avvolgente ma dalla tannicità morbida, adatto al medio invecchiamento, da abbinare a piatti saporiti di carni rosse, al tipico spiedo bresciano, a molti secondi della cucina regionale lombarda.

Garda Classico Bianco

Riesling renano e Riesling italico devono comporre l’uvaggio per almeno l’ 80%. All’occhio si presenta trasparente e lucido, paglierino nella tonalità, fresco e attraente. Ben si abbina a pesce di lago, crostacei, frutti di mare, piatti di riso e sformati di verdura.

STORIA DI PADENGHE SUL GARDA

Le prime testimonianze archeologiche certe di un insediamento stabile nel territorio di Padenghe sul Garda risalgono all’età romana. A quell’epoca vi esistevano una villa rustica e un porto lacustre. La prima era inserita in un sistema di strutture abitative, agricole e organizzative sparse in tutta l’area del Basso Garda e delle colline moreniche a sud del lago. Risale con ogni probabilità al II-III secolo d.C. Il porto, situato in località San Cassiano, era utilizzato con finalità commerciali e di presidio militare. A partire dal V secolo d.C. il Garda e gli altri laghi prealpini rivestirono infatti un’importanza primaria per il controllo degli accessi da nord alla pianura padana e fu sede di una flotta di pattugliamento.

Nel Medioevo Padenghe fu sede di una pieve, chiesa con diritto di battesimo e di riscossione della decima, sottoposta al vescovo di Verona. La pieve è stata eretta nell’area della villa romana, in un rapporto evidente di continuità, come spesso è avvenuto anche in altre zone d’Italia.

L’insediamento aveva carattere sparso: era organizzato in più nuclei dislocati sulle colline, nell’immediato entroterra lacustre. Vennero incentivate e diffuse le coltivazioni pregiate dell’ulivo e della vite.

Intorno all’XI secolo vi fu eretto un castello recetto, utilizzato dalla popolazione e collegato con i castelli di Lonato, Moniga, Manerba, Polpenazze, Puegnago in una sorta di sistema difensivo unitario che ha fortemente connotato il paesaggio di tutta la Valtenesi.

Nel XIV secolo fu acquisito dagli Scaligeri, che controllarono l’intera area.

A partire dall’inizio del Quattrocento, Padenghe, insieme con i comuni della “Magnifica Patria”, che faceva capo a Salò, entrò a far parte dei domini della Repubblica di Venezia, che governò il territorio gardesano fino alla sua caduta.

In epoca veneta il Garda divenne un grande porto interno; vi fiorirono i commerci e gli scambi. Il porto di Padenghe fu utilizzato per il commercio del sale che arrivava dalle miniere austriache attraverso il Brennero e poi veniva venduto sui mercati lombardi.

Con l’unificazione italiana, Padenghe, inserita nella Provincia di Brescia, fu riconosciuto come sede di Comune, nel quale era inserito anche Moniga.

Nel Novecento, con la “grande trasformazione”, la costruzione della statale Gardesana modificò profondamente l’assetto viabilistico e insediativo del territorio, preparando i mutamenti  più profondi, che risalgono agli ultimi due decenni.

COSA VEDERE A PADENGHE PADENGHE

E’ l’ideale per un piacevole e rilassante soggiorno dove si possono anche praticare numerose attività sportive, acquatiche e non. Ci sono piste ciclabili e pedonali. In estate le numerose manifestazioni caricano di vivacità e interesse il Paese. Ma partiamo dal caposaldo il Castello.

CASTELLO DI PADENGHE SUL GARDA

Posto in splendida posizione panoramica, il castello-ricetto, risalente all′anno mille e ritenuto il più antico della Valtenesi, ha quasi interamente conservato la sua struttura originaria. Si possono ammirare le tre torri, la maggiore delle quali, alta oltre 21 metri, è collocata sopra l′ingresso, dove sono ancora evidenti le feritoie del ponte levatoio. Più che un castello era un rifugio dove gli abitanti, sparsi per le campagne e per i borghi, potevano rifugiarsi in caso di pericolo portandovi anche il bestiame.

In ogni periodo sono stati costruiti castelli a scopo difensivo, ma solo fra il X ed il XIII secolo oltre che strumento difensivo il castello diventa anche centro di giurisdizione. Quello che oggi noi vediamo è un rifacimento operato tra i secoli XIII e XIV: infatti la sua costruzione avvenne in tre momenti.

Tra il IX e il X secolo, al tempo delle invasioni ungariche, venne costruito il castello, come tutti i castelli della Valtenesi, su ruderi di epoca romana e sotto la potestà di Carlo Magno (742-814). In un primo tempo si costruirono le mura merlate racchiudenti le abitazioni. A nord-ovest vi erano le due torri piccole, mentre altre due, più grandi, si trovavano ai lati. L’accesso forse era dove si trova oggi, ma indifeso.

Una data approssimativa lo vuole eretto- verso il 1000.

In un secondo tempo vi fu aggiunto quello che viene chiamato “Il Castellino” con incorporata la torre circolare posta a nord. L’ingresso avveniva per mezzo di un ponte levatoio che appoggia, ancora oggi, su un bastione. Questo secondo momento lo si fa risalire intorno al XIV secolo.

Al terzo periodo si fa risalire la costruzione della torre d’ingresso al castello, anch’esso con ponte levatoio e passerella poggianti su bastioni a difesa del fossato.

Gli edifici all’interno del castello si allineavano su tre file parallele ed erano tutti della stessa dimensione, mentre gli spazi che ora vediamo coltivati ad orto si pensa fossero occupati da altre case. Alcune di queste costruzioni hanno la medesima tecnica: pietre “a vista” con aperture ad arco a tutto sesto con cornici in mattoni; la pianta è rettangolare, con il 1° piano poggiante su solette in legno e con i tetti a due spioventi verso la strada. Nel seminterrato vi erano le cantine, o ghiacciaie, con volta a botte. La comunicazione tra seminterrato e piano superiore era permessa da un ballatoio con scala esterna in legno infissa nel muro, di cui sono ancora visibili i fori d’inserimento delle travi.

Analisi stratigrafiche confermano l’ipotesi che le abitazioni e la cinta muraria abbiano lo stesso periodo di costruzione. La muratura è formata da ciottoli di fiume, da scaglie di pietre e da laterizi, mentre le coperture più antiche, con portali e finestre ad arco ribassato, hanno le cornici in mattoni.

Nel 1154 troviamo il castello tra i beni riconosciuti da Federico I Barbarossa al Vescovo di Verona, ma, nel secolo successivo, Padenghe si erige a Comune e se ne impadronisce. Il Castello e le abitazioni esistenti nel suo interno costituiscono le strutture architettoniche civili più antiche di Padenghe.

Una lettera inviata nel marzo 1897 all′Ufficio per la Conservazione dei Monumenti cita alcune manomissioni eseguite nel castello una decina di anni prima, fra le quali l′utilizzo della torre circolare come ghiacciaia.

Venne abbassato il cortile tra le due cinte di un paio di metri e col materiale escavato venne interrata la fossa che difendeva l′ingresso della rocca e venne anche interrata per tutta l′altezza della fossa il muro della torre onde mettere al riparo l′ambiente della ghiacciaia dagli sbalzi della temperatura esterna. Per accedere alla camera interna venne praticata una porta in rottura di mura.

Questa è forse la contraddizione che possiamo notare nel Castellino: il livello della pavimentazione è più basso dell′originario. Ciò è testimoniato da una cornice continua di mattoni: l′ingresso è posto nello stesso lato di quello del Castello e posizionato anormalmente; pure il fossato lo si vede nella parte nord-ovest dove oggi si trova il bastione su cui poggiava il ponte levatoio. Due cornici in mattoni distinguono le aperture originarie e si trovano in posizione più alta rispetto al livello del terreno.

Un primo riempimento del fossato che circondava il castello avvenne nel 1885 e un secondo nel 1959.

Nel 1912 un incendio distrusse varie strutture ma, nel 1914, la Sovrintendenza ai Monumenti ricostruì la parte distrutta: poi nel 1965 restaurò tutto quanto c′era di pericolante e, nel 1970 eseguì un′ulteriore manutenzione.

Nel vano tra la torre campanaria e il muro del castellino si trovava l′abitazione del custode che comunicava con la stanza campanaria. L′abitazione fu demolita nel 1967.

PALAZZO BARBIERI PADENGHE SUL GARDA

Da prime indagini risulta che una parte del palazzo era già esistente intorno al XVI secolo e ciò è dimostrato dal ritrovamento effettuato durante i lavori di restauro. Il palazzo, costruito su vecchie mura, è un bell’edificio allargato poi con rifacimenti e ricostruzioni. E’ di forma settecentesca a U, con le ali rivolte verso Sud e strutturato su due piani.

Il portale, in pietra bugnata, risale al 1791 e si apre su un atrio formato da sei colonne che sostengono volte a crociera. Il cortile è racchiuso dalle ali del palazzo anch’esse composte, come la facciata, in ciottoli e sassi.
Il piano terra della parte sinistra conduce alla cantina, la cui volta è costruita in sasso ed ha un doppio muro dalla parte Est. Questo vano era completamente ricolmo di terra ed è stato scoperto grazie alla perizia dell’architetto addetto ai lavori. In questo vano è stato rinvenuto un forno in pietra a volta che si presume servisse per la cottura del pane. Nell’ala destra del piano terra, invece, si trovano stanze con pareti decorate da dipinti d’epoca ora ritoccati e riportati all’originaria bellezza.

Un magnifico scalone in marmo avorio conduce al primo piano, ora sede dei vari uffici Comunali. Fra questi notevole è il soffitto dello studio tecnico in travi in legno e tiranti in ferro.

SANTUARIO DELLA TORRICELLA PADENGHE SUL GARDA

Il Santuario della “Beata Vergine Maria” detto della “Torricella”, dal nome della località in cui è situata, sorge a fianco del cimitero del paese e sulla strada che da Padenghe porta a Soiano. Si tratta di una cappella con prospetto a capanna e con un bel rosone centrale sulla facciata. Fu eretta agli inizi del XVI secolo per ricordare l’apparizione della Vergine Maria ad una giovane muratore del paese (o, secondo altre fonti, ad una ragazza muta) nonostante inizialmente non vi fosse alcun permesso da parte delle autorità ecclesiastiche. Nel secolo successivo essa venne abbellita con tre statue lignee raffiguranti la Madonna in trono con in braccio Gesù Bambino, S. Anna e S. Gioacchino.

CHIESETTA DI PRATELLO PADENGHE SUL GARDA

La Chiesa della visitazione della Beata Vergine Maria e di S. Eurosia trae origine dal testamento del colonnello Luigi Nicolini, abitante a Pratello. Dopo aver onorevolmente militato al servizio della Serenissima e non avendo figli lasciò tutti i suoi averi affinchè fosse eretta in quella contrada una Chiesa in onore della Beata Vergine Maria, di cui aveva in casa un dipinto. I lavori ebbero inizio nel 1720 e furono affidati al maestro Defendo Ceresa di Lonato e terminarono nel 1723. Pochi anni più tardi fu ampliata con la costruzione della sacrestia e dl campanile.

FIUME RIO VASORI PADENGHE IL PIU’ CORTO D’ITALIA

Il Rio Vasorì detiene un singolare record: è il fiume più corto d’Italia. Nasce dalle falde delle “Sorgenti fredde” e veniva usato, prima dell’avvento dell’energia elettrica, in numerosi servizi. In contrada Monte portava le sue acque alle ruote del mulino Gabana e, scendendo, a quella dell’Oleificio Beretta. Da qui, attraverso il paese e passando sotto diversi casamenti, andava a far girare la ruota della filanda e ad azionare il maglio esistente in una casa di Via Prais (vicino al West Garda Hotel). Infine, dopo aver girato la ruota del Mulino Viola arrivava alla “Fabbrica del Vetro” per sfociare, finalmente, nel lago e godersi il meritato riposo dopo tante prestazioni.

MUSEO DEL LAVORO PADENGHE SUL GARDA

Il Museo del lavoro di Padenghe sul Garda conta una raccolta di circa settemila pezzi del ‘700, del ‘800 e del ‘900 recuperati da Gianfranco e Giovanbattista Zuliani tramite lo sgombero di soffitte e cantine e tramite il passaparola degli amici. La raccolta di tutti gli oggetti contenuti in questa esposizione è iniziata negli anni ottanta, mentre la sistemazione iniziale iniziò nel 1995. All’interno del Museo del Lavoro è possibile vedere, tra le tante cose presenti:

  • macchinari antichi funzionanti con la forza dell’acqua.
  • Una casetta che ricostruisce la vita quotidiana contadina degli anni 30-40
  • La ricostruzione della bottega di un fabbro, con spiedi a mano e a molla oltre che polentiere di vario genere

L’ingresso al Museo del Lavoro è gratuito. 

La Giunta comunale si è insediata a Villa Barbieri, attuale municipio le cui fondamenta sono state erette nel Settecento.

 Le chiesette del circondario fanno capo alla Parrocchiale di Santa Maria, edificata nel 1682 e custode al suo interno di diversi dipinti attribuiti a Zenone Veronese come la Madonna col Bambino e Santi, oltre a sculture di Antonio Callegari e Beniamino Simoni. Più antica è la Pieve di Sant’Emiliano, vicina alla rocca e bella da vedere per via dell’abside semicircolare del XII secolo su cui sono chiare le modifiche d’imprinting barocco.

Vi sono poi la Chiesa della Madonna della Neve e di San Giovanni Battista decollato in frazione Villa, la Chiesa della Visitazione della Beata Vergine Maria e di Sant’Eurosia (1720) in frazione Pratello, infine il Santuario della Beata Vergine della Torricella posta a destra del cimitero.

CHIESE PADENGHE SUL GARDA

La Giunta comunale si è insediata a Villa Barbieri, attuale municipio le cui fondamenta sono state erette nel Settecento.

 Le chiesette del circondario fanno capo alla Chiesa Parrocchiale di Santa Maria, edificata nel 1682 e custode al suo interno di diversi dipinti attribuiti a Zenone Veronese come la Madonna col Bambino e Santi, oltre a sculture di Antonio Callegari e Beniamino Simoni. Più antica è la Pieve di Sant’Emiliano, vicina alla rocca e bella da vedere per via dell’abside semicircolare del XII secolo su cui sono chiare le modifiche d’imprinting barocco.

 Vi sono poi la Chiesa della Madonna della Neve e di San Giovanni Battista decollato in frazione Villa, la Chiesa della Visitazione della Beata Vergine Maria e di Sant’Eurosia (1720) in frazione Pratello, infine il Santuario della Beata Vergine della Torricella posta a destra del cimitero.

RISTORANTI PADENGHE SUL GARDA

Cucina casereccia nel rispetto della tradizione bresciana e gardesana a Padenghe sul Garda: specialità carne e pesce di lago accompagnato da vini locali. Ecco elencati i migliori ristoranti del posto e le pizzerie più sfiziose.

FOODBALLPUB PADENGHE

Via Barbieri, 30

PIZZA PLANET

Piazza Matteotti, 21

030 990 7060

PIZZA DA BONNY

Via Chiesa, 45

030 990 8916

RISTORANTE PIZZERIA KETTY

Via Marconi 2

030 990 7027

CANTINA DEL VICOLO

Piazza Caduti, 9

333 716 4657

RISTORANTE OLE′

Via Marconi, 63

030 990 7092

TIME FERMALO CON NOI

Via Barbieri, 24

030 638 6863

RISTORANTE AQUARIVA

Via Marconi, 57

030 207 7191

SPLENDIDO BAY LOUNGE BAR

Via Marconi, 99

030 207 7731

RISTORANTE IL RIVALE

Via Marconi, 93

030 207 7784

GUACCI PIZZA & FOOD

Piazza D′Annunzio, 2

340 458 4646

CHIOSCO RISTORO SERADEL

Via Meucci, 75

030 990 7123

SELVAGGIA ENOTECA BISTROT

Via Verdi, 15

339 645 3981

RISTORANTE E BAR FRANCESCO

Via Marconi, 20

030 990 060

PARCHEGGI PADENGHE SUL GARDA

Elenco di tutti i parcheggi aggiornato di Padenghe sul Garda sia liberi e gratuiti che a pagamento.

Parking La Casina, Via Guglielmo Marconi, 111, Padenghe sul Garda.

Parcheggio gratuito Filza, 25080 Padenghe Sul Garda.

Parcheggi al Castello, Via Gramsci, 57, Padenghe sul Garda.

Via del Lido, 25080 Padenghe Sul Garda.

Parcheggio Copelia, Via del Lido, Padenghe Sul Garda.

CLIMA PADENGHE SUL GARDA

l clima è mite e la vegetazione mediterranea, tipica dei territori a sud del Lago di Garda. Come in molte altre città e paesi intorno al Lago di Garda, anche qui le zone limitrofe sono circondate da prati con vigneti, uliveti e cipressi. Periodo consigliato primavera estate.