PARCO SIGURTA’

Parco Sigurtà

Il parco naturalistico Sigurtà, si trova in Via Cavour, 1, a Valeggio sul Mincio Verona comodissimo da raggiungere dal lago di Garda, essendo confinante ad 8 chilometri con Peschiera del Garda.

Come arrivare? In automobile se provenite da Milano Venezia, dovrete uscire a Riva del Garda e proseguire per 8 km; provenendo dal Brennero l’usicta è quella di Affi e seguire le indicazioni per Valeggio sul Mincio. In treno la stazione dista 10 km dal parco, una volta scesi potrete proseguire prendendo un autobus, sono disponibili varie tratte che lasciano anche direttamente all’ingresso del parco. (provenendo sia da Verona, che da Malcesine, che da Brescia). Infine l’aereo: l’aereporto più vicino è il Valerio Catullo di Verona, a soli 18 km dall’ingresso del giardino.

Tantissime sono le cose da vedere, da visitare, da sapere e conoscere: su tutto iniziamo dicendovi che il parco Sigurtà è il più grande d’Italia, e al secondo posto come più bello d’Europa: non è solo un giardino, basti pensare che risale al 1400 e fra gli ospiti ha avuto anche Napoleaone III di Francia.

INGRESSO ORARI E PREZZI PARCO SIGURTA’

Il parco è aperto dal’8 Marzo al 10 Novembre, tutti i giorni con orario continuato dalle 9.00 del mattino alle 18.00 di sera.

Adulti: 14,50 euro biglietto ingresso

Ragazzi (5-14 anni): 7,50 euro biglietto ridotto

Bambini fino anni 4: ingresso gratuito

Over 65: 10,50 euro biglietto ridotto

Disabili 100% con certificazione ingresso gratuito

La visita guidata o in solitudine prevede un percorso di 10 km, con ben 36 punti d’interesse. Preziosi consigli per una gita agevolata all’interno del parco per bambini, anziani ed anche adulti che vogliono ottimizzare i tempi di percorrenza e godere di più delle meraviglie presenti nel parco. Sono 4 le possibilità di spostamento all’interno del parco:

  1. Bicicletta: il percorso in bici prevede 6 km tutti da vivere pedalando nel verde rigoglioso del parco. Prezzi noleggio 4 euro bici classica e 6 euro bici elettrica;
  2. Trenino: biglietto euro 3,50 prendere il trenino può rivelarsi la scelta giusta per chi ha bambini, visto che oltre ad un giro più che esaustivo, si avrà l’audio guida che spiegherà alcuni fra i maggiori punti d’interesse
  3. Golf-Cart elettrici: affitto euro 18,00 per 4 persone dove sicuramente la comodità diventa certezza.
  4. A piedi: il metodo più antico, faticoso, ma che vi permetterà di vivere il parco allo stesso modo di chi secoli prima calpestava quel terreno.

PERCORSO, GUIDA E MAPPA DA SEGUIRE PARCO SIGURTA’

Seguendo l’itinerario consigliato sono dieci le tappe principali da seguire per vedere lo splendore e la meraviglia che offre il parco Sigurtà in tutto il suo splendore. Seguendo la nostra guida abbiamo pensato di ottimizzare ed agevolare il percorso includendo i principali punti d’interesse.

  1. Appena entrati verrete accolti da delle bellissime dahlie di un colore viole eplosivo. Impossibile resistere alla tentazione di toccarli. Ma cercati di limitarvi ad annusarli, verrete travolti da un profumo avvolgente. Ma in realtà siete solo all’ingresso. Il consiglio è di andare avanti e dirigervi dritti verso i Laghetti fioriti. Una volta arrivati potrete avvicinarvi al laghetto e ammirare i fiori di ninfea che fanno da isolotto alle buffe carpe giapponesi. Attraversate i ponti dei laghetti e dirigetevi al prossimo punto.
  2. Sigurtà come abbiamo visto non è semplicemente un giardino, ma è la storia che vive all’interno e sul quel terreno. A testimoniare la gratitudine per aver riportato in auge un luogo così bello e antico, vi è la statua al dottor Sigurtà. Avvicinarsi e guardarlo sarà un pò come fare due passi con lui nel suo parco.
  3. E’ il momento di salire nella parte di a nord del parco per scoprire la valle dei daini. Qui la zona è a loro esclusivamente dedicata, e nei periodi più caldi sarà facile avvistarli in gruppi numerosi. Alcuni esemplari, meno guardinghi di altri, e curiosi nei confronti dell’uomo, potranno anche essere avvicinati. Le magie del Sigurtà sono innumerevoli.
  4. Adesso percorrete in discesa il sentiero alberato con affianco il fiume Mincio, e arrivate alla fattoria didattica. Qui gradi e piccini si divertiranno a dare da mangiare alle caprette tibetane, accarezzare gli asinelli, fare simpatiche foto alle galline. Approfittate del vicinissimo ristoro per fare un boccone e bere qualcosa di fresco.
  5. A questo punto tornate verso la passeggiata panoramica ed entrate nel chilometro più roseo d’Italia: viale delle rose con il suo km affiancato da rose, vi accompagnerà dritti alla vasca delle tartarughe.
  6. Alla fine del viale, sarete giunti ai giardini acquatici. Qui concedetevi qualche minuto di panchina per ammirare i colori esplosivi dei fiori di ninfea. Le loro sfumature, uniti al soave fruscio delle fontane in piscina vi catapulterà in un tempo passato, in cui a passeggiando in questo luogo potevi incontrare premi nobel o imperatori.
  7. Per costruirlo ci sono voluti 6 anni. La maggior parte del tempo si è impiegato per la sistemazione dei 1500 alberi di tasso che costituiscono il labirinto al cui centro si erge la torre. Un consiglio se avete con voi bimbi piccoli stategli accanto, le altezze delle pareti del labirinto di Sigurtà (più di 2 metri) potrebbero rivelarsi problematiche per i piccini.
  8. Come spesso accade al Sigurtà, tenetevi pronti per un viaggio indietro nel tempo. A pochi passi da voi raggiungete la grande quercia. Con più di 400 anni di età, una circonferenza di tronco di 6 metri, una chioma di 120 metri di diametro, e una superficie quadrata coperta di 1000mq, questo albero rappresenta un pezzo di storia vivo dell’intero parco.
  9. Alzatevi dalla piacevole ombra della quercia, il castelletto vi aspetta! Quel palazzo che il Conte Maffei ristrutturò facendolo diventare ancora più lussuoso e imponente, col tempo è diventato luogo di incontri e meeting per il mondo scientifico. Due nomi su tutti, i premi nobel Lorenz e Fleming.
  10. E’ il momento di uscire, ad accompagnarvi sarà il viale delle aiuole fiorite. Nel passargli vicino sarà impossibile resistere alla tentazioni di farsi un selfie con tutti quei colori esplosivi.

Ci sono anche altri punti di interesse se avrete tempo, fiato e gambe che vi reggono: all’ingresso sarà consegnata la mappa che vi guida in tutti i 18punti di interesse.

DATI DEL PARCO SUGURTA’

I numeri strepitosi parlano da soli e valgono più di 1000 parole:

600.000 mq di giardino tutti da scoprire

1 milione di tulipani

18 laghetti

1 km di rose

400 mila visitatori ogni anno

36 diversi punti d’interesse (fra storia, botanica e animali)

RISTORANTI PARCO SIGURTA’

Il Parco ospita cinque punti ristoro dislocati sulle due ampie colline. Nei nostri chioschi potrete fare una prima colazione, una pausa con gusto o un pranzo semplice con snack, panini, focacce, pizzette, gelati golosi e caffè.

Il Parco propone prodotti di prima qualità e si avvale da molti anni della collaborazione di fornitori di grande esperienza, vincitori di premi nazionali.

L’apertura di alcuni punti ristoro potrebbe variare a seconda del periodo, vi consigliamo pertanto di verificare al vostro ingresso in Biglietteria quali chioschi saranno aperti durante la giornata (è sempre garantita l’apertura di almeno un punto ristoro).

AREE PIC NIC PARCO SIGURTA’

Nelle vicinanze dei chioschi sono state allestite delle apposite aree pic-nic per consumare comodamente sia ciò che acquistate dal bar sia il vostro pranzo al sacco. Non è consentito nel Parco il pic-nic tradizionale con allestimento di tavoli, sedie, barbecue, accensione di fuochi, ma è possibile nel rispetto dell’ambiente e degli altri visitatori consumare un pranzo al sacco su una coperta collocata sul prato.

Il Parco ama l’ambiente e per questo motivo i materiali che troverete nei bar sono biodegradabili e pensati nel rispetto della natura.

RISTORANTE SIGURTA’ MENU’ E PREZZI

Il ristorante Sigurtà è aperto a pranzo tutti i giorni di apertura stagionale del Parco Giardino Sigurtà, si trova a 300 metri dall’ingresso principale del Parco, in via Cavour 42.

Il ristorante propone speciali menù a prezzo fisso e crea l’occasione per assaporare i piatti della tradizione locale. Tra i piatti della tradizione troverete il tortellino di carne di Valeggio, affettati tradizionali, gustose focacce, primi piatti caldi e freddi (tra cui i famosi tortelli di zucca), fresche insalate per il periodo estivo, secondi piatti tipici di questi luoghi, senza dimenticare i dessert tra cui la “sbrisolona”, tipica della cucina mantovana.

Senza dubbio il piatto più caratteristico è il tortellino di Valeggio: preparato con una sfoglia di pasta fresca all’uovo tirata in modo da renderla molto sottile. Al suo interno viene custodito un impasto dal delicato aroma che poi viene avvolto nella caratteristica forma del tortellino, prima piegandoli a metà e poi unendo i lembi opposti. Il piatto viene servito, come da tradizione, al burro e salvia per esaltare i profumi del ripieno.

Potrete usufruire della comodità di un parcheggio gratuito antistante all’edificio, e della connessione al WiFi gratuito.

Per i gruppi e per i tour operator il ristorante propone tariffe agevolate e sconti comitiva (previa prenotazione).

LOCATION EVENTI PARCO SIGURTA’

Posto ai margini del Viale delle Rose, proprio dinnanzi alla straordinaria veduta del Castello Scaligero di Valeggio sul Mincio, questo raffinato spazio di 550 mq può accogliere comodamente 250 persone in caso di allestimento con tavoli o 500 persone nel caso di meeting, congressi o conferenze stampa.

MATRIMONIO AL PARCO SIGURTA’

Per il giorno del SÌ ogni momento vissuto al Parco Giardino Sigurtà può essere magico: dalla possibilità di scattare meravigliose fotografie per l’album di nozze, al tour a bordo del trenino riservato agli invitati, dall’aperitivo sul Piazzale dei Tramonti al banchetto nuziale nell’elegante tensostruttura che sorge sul Viale delle Rose.

È inoltre possibile celebrare il matrimonio con rito civile o organizzare un blessing nuziale nella splendida cornice di panorami ricchi di fascino.

EVENTI E MEETING AZIENDALI PARCO SIGURTA’

Il Parco Giardino Sigurtà non è semplicemente il luogo ideale per ogni tipo di meeting aziendale, è molto di più: è una scelta di sicuro successo.

L’esperienza dei nostri consulenti, l’impeccabile qualità dei fornitori, la poliedricità degli spazi e l’ineguagliabile cornice naturale trasformeranno il vostro evento in un incontro destinato a rimanere per sempre indelebile nella memoria dei vostri ospiti.

SERVIZI OFFERTI PARCO SIGURTA’

ATTREZZATURA TECNICA STABILE: cucina con acqua corrente, elettricità, fuochi a gas; palco modulare; collegamenti elettrici; tubature passacavo interrate nella tensostruttura

ATTREZZATURA TECNICA SU RICHIESTA: service audio-video-luci, pedane, podi e passerelle, cabina traduzione simultanea, sala regia.

RISTORAZIONE: catering selezionati per banqueting classici e contemporanei; possibilità di usufruire del proprio servizio catering di fiducia.

PARKING E TRANSFER: ampio parcheggio interno per auto e pullman; possibilità organizzazione transfer con servizio navetta; eliporto.

SERVIZI AGGIUNTIVI: allestimenti scenografici; allestimenti spazi espositivi; animazione, spettacoli musicali e intrattenimento; animazione e baby sitting per bambini; hosting; traduzione ed interpretariato; servizio fotografico; riprese video; addobbi floreali; ufficio stampa; progettazione degli strumenti di comunicazione dell’evento (immagine coordinata, inviti, programmi, brochure, manifesti, locandine, cartelle congressuali)

CELEBRITA’ AL PARCO SIGURTA’

Tra il 25 giugno e il 7 luglio del 1859, Napoleone III soggiornò dentro la residenza del giardino pagando 45 franchi a notte. Ironia a parte, fra gli ospiti eccellenti vi fu anche l’Imperatore Francesco Giuseppe I d’Austria. Per quanto le cose sembravano andare sempre meglio, con l’arrivo della famiglia Nuvoloni, nuovi proprietari, il parco iniziò un inesorabile declino, che lo portò addirittura ad essere diviso in due parti. Intorno al 1915 il giardino, oramai in rovina, fu venduto ad un altra (ennesimo) proprietario.

Bisognerà aspettare il 1941 quando irrompe sulla scena il Dottor Giuseppe Carlo Sigurtà, industriale farmaceutico. Il medico scoprì di aver diritto di prelevare l’acqua direttamente dal fiume Mincio, rispolverando le antiche carte. Dunque grazie anche a questa nuova iniezione di linfa vitale, il parco giardino voltò definitivamente pagina, tornando a far emergere antiche piante e vedendone alla luce di nuove. Basti pensare al passaggio da 22 ettari iniziali, passati ai 60 ettari odierni. Un’operazione di rinascita che ha accompagnato l’intera vita del medico, che ha poi passato il testimone ai suoi discendenti. Ad oggi infatti, il Parco Sigurtà è un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono avvicinarsi al mondo della botanica e della natura. Basti pensare che nel corso del 900 il giardino ha ospitato ricercatori e scienziati del calibro di Alexander Fleming, scopritore della penicillina, Konrad Lorenz, fondatore dell’etologia, Albert Sabin, scopritore del vaccino contro la poliomielite.

STORIA DEL PARCO SIGURTA’

IL BROLO CINTO DE MURA

L’antica storia del Parco Giardino Sigurtà risale al 14 maggio del 1407, quando, durante la dominazione veneziana di Valeggio sul Mincio, il patrizio Gerolamo Nicolò Contarini acquistò l’intera proprietà che al tempo aveva una funzione puramente agricola.

Si trattava infatti di una fattoria o meglio, come ci raccontano antichi documenti, di un “brolo cinto de mura”: terre coltivate con foraggi racchiuse all’interno di un’alta e sicura muraglia. Nell’ambito del brolo esisteva però anche un altro spazio: un piccolo e geometrico giardino, adiacente alla casa principale, dedicato all’ozio dei nobili.

È da qui che risalgono le antiche origini del Parco Giardino Sigurtà.

La storia del brolo continua e nel 1417, per dare lustro alla sua proprietà, il nobile Contarini fece costruire, su un edificio già esistente, una “Domus Magna”. La struttura era caratterizzata da uno stabile principale, dove viveva la famiglia Contarini, e da abitazioni minori destinate ai dipendenti che lavoravano le terre.   

LA LENTA TRASFORMAZIONE DELLA PROPRIETÀ AGRICOLA

Dopo 29 anni di possesso, i figli del nobile Gerolamo Nicolò Contarini nel 1436 vendettero la tenuta alla famiglia Guarienti che ne rimase proprietaria per ben 180 anni, fino al 1616. Durante questo periodo si mantenne la struttura agricola della proprietà: l’area restò così suddivisa in appezzamenti destinati alla coltivazione di foraggi, al frutteto, all’orto e al bosco, dove veniva reperita non solo la legna destinata alla cucina e al riscaldamento, ma era anche zona di caccia per i Guarienti.

Nel brolo c’era sempre lo spazio dedicato al giardino che, lentamente, iniziò ad ingrandirsi: così infatti ci testimonia un antico documento dell’epoca dove si legge che il brolo era attraversato da numerose strade panoramiche “per bellezza”. Questo fa dunque intuire quanto l’amenità del luogo fosse apprezzata dai Guarienti che decisero quindi di rinunciare ad un potenziamento della produzione agraria per ampliare la superficie del giardino.

IL DIRITTO D’IRRIGAZIONE DAL FIUME MINCIO

Il 1616 segna il passaggio della proprietà dalla famiglia Guarienti alla famiglia Maffei.

I Maffei apportarono grandi e significativi cambiamenti alla proprietà: il primo fu grazie al Conte Canonico Antonio che nel 1693 fece costruire al posto dell’antica “Domus Magna” una nobile e maestosa dimora, affidando il progetto ad uno dei più famosi e prestigiosi architetti del tempo Vincenzo Pellesina (1637-1700).

Alla volontà del Conte Canonico si deve anche la preziosa richiesta, risalente al 1699, di attingere acqua dal vicino fiume Mincio: questo diritto di irrigazione permise, verso gli esordi dell’Ottocento, l’ampliamento del piccolo giardino preesistente.   

IL GIARDINO ALL’INGLESE DI IPPOLITO PINDEMONTE

L’opera fu realizzata grazie al Marchese Antonio Maffei (1759-1836), un uomo che le cronache del tempo descrivevano come un illuminato amante dell’arte, del bello e dei giardini, che decise di trasformare i 22 ettari della proprietà in un giardino romantico all’inglese: genere caratterizzato dall’accostamento di elementi naturali e artificiali, dove la natura non è mai incolta, anche se a volte, apparentemente, assume un carattere selvaggio.

La scelta dello stile fu influenzata dal poeta Ippolito Pindemonte che nel 1792, ospite dello zio il Marchese Antonio Maffei, vide nella proprietà la presenza di una tipica atmosfera romantica all’inglese. Da questo incontro nacque così il germe dell’impronta romantica del futuro giardino di Valeggio sul Mincio, caratterizzato dal bosco in cui venne inserito un tempietto neo-gotico (oggi chiamato Eremo), un Castelletto del medesimo stile e la Grotta, un luogo “semplice, negletto e rustico” perfetto per la conversazione, la lettura e la musica.

Tuttavia, nonostante il poeta veronese considerasse il giardino di concezione “romantica all’inglese”, il Marchese Antonio Maffei nel suo testamento del 1836 lo descrisse ancora come un semplice “brolo cinto de mura”. Nel tanto amato giardino di Valeggio sul Mincio, Ippolito compose anche un epigramma che recita così: “Sì Dilettosa Qui Scorre La Vita / Ch’io Qui Scrupolo Avrei Farmi Eremita”, componimento che è stato inserito nella sua raccolta “Poesie Originali” e che oggi, per ricordare la sua illustre presenza, si può leggere su di una pietra collocata nel bosco a lui dedicato, all’interno del Parco Giardino Sigurtà.

IL PASSAGGIO DEI DUE IMPERATORI

Nel 1836, alla morte del Marchese Antonio Maffei, l’intera proprietà passò alla figlia Anna, moglie del Conte Filippo Nuvoloni: dopo 210 anni si interruppe così la stirps Maffea ed ebbe inizio quella dei Nuvoloni che durerà per 93 anni (dal 1836 al 1929).

Nel 1859, durante le battaglie di Solferino e San Martino, giunsero al Parco gli imperatori Francesco Giuseppe I d’Austria e, successivamente, Napoleone III di Francia. Napoleone III occupò la Villa il 25 giugno e vi rimase fino al 7 luglio, pagando 45 franchi per ogni giornata di residenza, tanto quanto aveva pagato Francesco Giuseppe, 20 fiorini per la notte dal 23 al 24 giugno.

La famiglia Nuvoloni segnò l’inizio del lento e fatale declino del giardino, che divenne visivamente evidente quando nel 1902 Laura e Francesca, figlie di Giuseppe Nuvoloni primogenito di Anna Maffei, divisero in due parti la superficie: ciò determinò la rovina di tutto il complesso che nel 1929 venne venduto a Maria Paulon, moglie di Cesare Sangiovanni (medico del luogo), che ne sarà proprietaria per dodici anni.   

LA NASCITA DEL PARCO-GIARDINO

La primavera del 1941 segnò l’inizio della proprietà da parte della famiglia Sigurtà: l’industriale farmaceutico, il Dottor Giuseppe Carlo Sigurtà, acquistò infatti da Maria Paulon il terreno, che era divenuto una sorta di ingombrante monumento in vendita ormai da diversi anni e fatalmente sradicato dalla storia e deprivato delle sue memorie.

Il Dottor Sigurtà iniziò la grandiosa opera di riqualificazione del parco e, grazie ad una multa di 15 lire, scoprì di avere un antico diritto di prelevare acqua dal fiume Mincio, possibilità dimenticata dai predecessori. Con l’irrigazione iniziò così la trasformazione delle ormai aride colline moreniche della valle del Mincio, che tornarono ad accogliere la lussureggiante vegetazione ed assunsero aspetti d’impareggiabile bellezza. Lentamente emersero anche la maestosità di alcune piante secolari e migliaia di preziosi bossi cresciuti nel sottobosco. Vennero ristrutturati anche l’Eremo, il Castelletto e la Grotta Votiva, con lo scopo di mantenere quella traccia di giardino storico ottocentesco tanto amato dal Marchese Maffei. Grazie alla passione e devozione di Giuseppe Carlo Sigurtà, il giardino non solo fu abbellito, ma crebbe anche nelle dimensioni: da 22 ettari originari assunse nel tempo le dimensioni attuali di 60 ettari.

I TEMPI MODERNI CON LA FAMIGLIA SIGURTÀ

Compagno inseparabile del Dottor Sigurtà in questa magnifica opera era il nipote Enzo, professore universitario e psichiatra: entrambi hanno dedicato energie e cure, agendo sempre con passione e pensando al bene di questo incantevole complesso ecologico.

Oggi i figli di Enzo, Magda e Giuseppe, continuano con dedizione a preservare e a far conoscere questo tesoro verde, proseguendo il lavoro svolto dagli antenati. Nel 1990 viene realizzata la Meridiana Orizzontale, progettata per avere una validità di 26.000 anni e nel 2011, dopo sei anni di costruzioni, è stato inaugurato il Labirinto, un percorso che si snoda su una superficie di 2500 metri quadrati e che accoglie 1500 esemplari di piante di Tasso.

In questi anni inoltre è stata fatta una approfondita ricerca sulla fioritura dei tulipani che colora il parco nel mese di aprile, ad oggi, con il suo milione di bulbi, è considerata la più importante del Sud Europa.

L’amore della famiglia Sigurtà nei confronti del Parco ha permesso di raggiungere risultati importanti, come i riconoscimenti di “Parco Più Bello d’Italia 2013” e di “Secondo Parco Più Bello d’Europa 2015”, “World Tulip Award 2019” e “Miglior Attrazione al Mondo 2020”.

Ogni anno, da marzo a novembre, centinaia di migliaia di visitatori di diverse nazionalità visitano il Parco per godere dell’incantevole paradiso terrestre che si è preservato nella storia e che viene mantenuto e valorizzato giorno dopo giorno.